La valutazione delle pietre preziose è un’operazione complessa che prevede specifici metodi di classificazione utilizzati nella gemmologia, ossia la scienza che studia appunto le pietre preziose.
Nel corso degli anni, una serie precisa di criteri è stata elaborata al fine di “giudicare oggettivamente” il valore e la bellezza di una pietra preziosa. Questa serie di criteri può essere riassunta con la formula delle cosiddette 4C: color, cut, clarity and carat (colore, taglio, purezza e caratura).
Ma come avviene la valutazione delle pietre preziose?
Valutazione pietre preziose: caratura, purezza, colore e taglio
Per quanto riguarda la caratura, va specificato innanzitutto che i carati di una gemma che ne esprimono il peso, e che ogni carato misura 0.2 grammi. Il carato è inoltre suddiviso in 100 punti, e questo significa che un diamante di 50 punti equivarrà a mezzo carato di peso, ossia a 0,50 carati. È facilmente comprensibile come una pietra preziosa di maggiore peso sia anche di maggiore caratura, e dunque di maggiore valore.
Il calcolo della purezza deve partire invece dal presupposto che le gemme sono caratterizzate da punti non cristallizzati e che questi ultimi possono essere osservati solamente con l’ausilio di specifici strumenti di ingrandimento, perché diversamente non sarebbero visibili. La purezza di una pietra preziosa è connessa anche a quelle che vengono definite “inclusioni”, ossia impronte naturali: in questo caso, la purezza della gemma è inversamente proporzionale alla loro presenza: minori le inclusioni, maggiore il valore della pietra.
Il parametro della colorazione delle gemme è un altro essenziale criterio di valutazione delle pietre preziose. Le gemme di colore rosso, di solito rubini o spinelli, sono le meno diffuse, contrariamente a quelle di colore rosa come granati e quarzi. Le gemme di colore blu sono generalmente zaffiri o tarzaniti, mentre il verde predomina nel ben noto smeraldo. Le pietre viola sono generalmente ametiste, tormaline o fluoriti mentre il diamante, il re delle pietre preziose, può presentarsi di tutte le cromie dello spettro.
Nella valutazione delle pietre preziose, il parametro della colorazione sarà quindi basato essenzialmente su saturazione, tonalità e luminosità della gemma.
L’ultimo criterio da tenere in considerazione nella valutazione delle pietre preziose sarà il taglio della gemma, ossia quella peculiarità che le consente di riflettere la massima quantità di luce. Se una gemma è tagliata in modo corretto, la luce riflessa dalle faccette del padiglione sarà in grado di uscire dalla parte superiore della pietra. Al contrario, un taglio troppo profondo produrrà una fuoriuscita di luce dal lato opposto. In buona sostanza, la bontà del taglio di una gemma, ossia la sua precisione e raffinatezza, delineerà la brillantezza della pietra e di conseguenza il suo valore economico.
Valutazione pietre preziose: perché sceglierci
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